Durante la quarantena ho avuto la possibilità di fotografare un soggetto che avevo in testa da tempo: quelle strade di Roma, la mia città, che sono tra i principali punti di snodo del traffico e che nella quotidianità per anni avevo percorso in auto, la sera, tornando a casa.
Grandi spazi, spesso con orizzonti aperti, che la luce rarefatta di quelle ore, trasformava in scenari magnifici e solo il traffico, del rientro di tutti noi cittadini, sciupava un ordine che quel momento evocava spontaneamente;
Io quelle strade le immaginavo vuote e così le ho ritrovate in quei giorni così difficili che hanno trasformato un mio desiderio in realtà.
Un sogno che si realizzava dentro l’incubo, regalandomi un’atmosfera che mi avrebbe avvolto senza più limiti.